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«Studi Cassinati», anno 2021, n. 4
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Giovanni Petrucci, L’istruzione a Sant’Elia Fiumerapido – con accenni ad altri paesi di Terra di Lavoro e trascrizione delle più importanti leggi da Giuseppe Napoleone alla Repubblica, Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, Cassino 2021, pagg. 219, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97592-587
Ancora un prezioso lavoro editoriale del Prof. Giovanni Petrucci, Presidente onorario del CDSC. Come preannuncia il titolo la ricerca copre un arco di due secoli con dovizia di documentazione, sia di archivio che fotografica. Da anni l’amico Giovanni era intento alla raccolta di notizie e documenti sull’argomento della scuola del suo amato paese, Sant’Elia Fiumerapido. Tanto tempo, ma ne valeva la pena, perché grazie a lui ora conosciamo molti aspetti della storia culturale e sociale di Sant’Elia e non solo: il tutto inquadrato nell’ambito della normativa in continua evoluzione con le inevitabili ricadute su una popolazione di estrazione rurale ed artigianale nel contesto del Regno di Napoli.
L’opera prende le mosse da una rapida escursione sulle origini del paese passando per il periodo medioevale per poi esplicarsi sul tema della scuola moderna, dal Regno di Napoli, all’Unità d’Italia, all’anteguerra, fino ai giorni nostri del dopoguerra. Sono 220 pagine (formato 17×24) che comprendono anche una vasta appendice di documenti ed un inedito corredo fotografico che piacerà senz’altro ai Santeliani perché vi ritroveranno conoscenti e familiari. Grazie Giovanni per il tuo impagabile impegno (Emilio Pistilli).
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Alceo Morone, Daniela Morone, Il castello di Torrocolo. Monte Trocchio – Cervaro, Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps 2021, pagg. 235, 29,5×21, illustr. b/n e col, ISBN 978-88-97592-60-0
Lo studio su Monte Trocchio (un’altura bruna lunga tre chilometri che ricorda la forma di una balena spiaggiata) e sul suo castello ubicati dirimpetto Montecassino, riporta la meticolosa ricostruzione storica a partire dagli insediamenti protostorici, passando per le vicende medievali che portarono all’edificazione del castello, fino alla certificazione della poco edificante situazione odierna.
Il volume appare arricchito da centinaia di fotografie (la maggior parte a colori) utilizzando anche quelle aree da drone, da ben 52 documenti in originale o trascritti sia in lingua latina che nella traduzione italiana, da decine di rappresentazioni del territorio compresa la cartografia storica, da varie planimetrie e ricostruzioni molto dettagliate e particolareggiate del castello, da numerosi rilievi topografici della cinta muraria, del mastio, degli accessi, dell’organizzazione degli ambienti interni con il loro posizionamento, ecc., nonché, non da ultimo, da proposte di recupero (gdac).
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