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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 1
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di Carlo Nardone
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Presso il Cimitero civile di San Bartolomeo a Cassino, alla fine del viale dell’ingresso centrale, si trovano due monumentini, uno dirimpetto all’altro, eretti in ricordo degli Allievi Carabinieri deceduti dal 1920 al 1927 nella Scuola Allievi Carabinieri Reali di Caira.
In sostanza per un settennato funzionò a Cassino la Scuola Allievi Carabinieri insediata nelle strutture di quello che era stato l’ex Concentramento militare di Caira dove, nel corso della Prima guerra mondiale, erano stati internati i soldati nemici catturati al fronte e che poi erano state opportunamente trasformate in distaccamento dei Carabinieri inaugurate l’11 novembre 1920 alla presenza di autorità e personalità fra cui l’abate di Montecassino, mons. Gregorio Diamare. Dunque la riconversione delle strutture militari di Caira si era avuta nell’immediato primo dopoguerra, un periodo critico e difficile anche per l’Italia (caratterizzato dal cosiddetto «biennio rosso») e dovette avere un impatto benefico per la città e il territorio circostante1 con molteplici risvolti positivi, da quelli sociali a quelli economici e perfino a quelli sportivi ecc., ospitando tanti giovani prestanti e gagliardi da istruire, preparare, forgiare prima di essere immessi nei ruoli dell’Arma. Tuttavia del passaggio degli allievi e della Scuola Carabinieri pare rimanere ben poco nell’immaginario collettivo di Cassino e il ricordo sembra essere affidato solo ai due monumentini eretti nel cimitero di S. Bartolomeo. In sostanza se non fosse per le epigrafi incise sulle lastre che compongono quei manufatti sarebbe svanita completamente la memoria della presenza a Cassino della Scuola Allievi Carabinieri.
Nelle lastre dei due monumentini sono riportati complessivamente 51 nominativi di Allievi deceduti nei sette anni di funzionamento della Scuola a Cassino-Caira. Un numero che appare elevato se si considera che si trattava di una «balda gioventù», come era definita a quel tempo, di «aspetto gagliardo e fiero». Infatti erano giovani ventenni, poco più o poco meno, di buona salute e costituzione essendo stati reclutati/selezionati dall’Arma dei Carabinieri, ben allenati per via degli esercizi fisici svolti, delle corse e delle marce richieste dall’addestramento militare e per via dei molti sport che praticavano, come dimostrano le foto scattate nel Campo (il salto in alto ma anche il calcio e la maratona che fecero conoscere ai giovani di Cassino). Ma quel numero appare anche sottostimato in quanto si ha notizia di almeno un caso di un allievo, Angelo Raffaele Gambino, che si era ammalato di tifo nel Campo di Cassino-Caira e poi aveva fatto ritorno nella casa di famiglia a Bassogno (frazione del Comune di Varzo, odierna provincia di Verbano-Cusio-Ossola) dove poi morì il 23 settembre 1922. Nella cronaca di un periodico locale è scritto che il giovane ventenne, «allievo carabiniere a Monte Cassino (Napoli) [era] venuto a casa col tifo da cui non poté guarire2. Visto aggravarsi il suo male chiamò egli stesso il Sacerdote e volle ricevere piamente i Sacramenti. Ai suoi funerali accorse anche da Domo una bella rappresentanza di Carabinieri in alta tenuta e di R. Guardie di Finanza e vedemmo con piacere tanti combattenti. Alla Messa suonò con maestria la Sig.na Calderoni del Conservatorio di Genova. Sincere condoglianze alla famiglia»3.
Il monumentino di sinistra collocato nel Cimitero civile di Cassino è circondato da quattro pilastrini collegati fra loro da barre di ferro. Appare sormontato da una croce sotto cui è riportato il fregio distintivo dei Carabinieri. Nella faccia principale è collocata una lapide che riporta la seguente scritta:
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MENTRE L’ANIMO VOSTRO EDUCAVATE
ALLA SCUOLA DEL DOVERE
LA MORTE NE STRONCÒ I VIRILI PROPOSITI
DI DEDIZIONE E DI FEDELTÀ
ALLA PATRIA E AL RE
***
LA TERRA DI CASSINO ACCOLSE
LE VOSTRE SPOGLIE MORTALI
E
I CAMERATI DEL 2° BATTAGLIONE
DELLA LEGIONE ALLIEVI CC.RR.
A PERENNE RICORDO
POSERO
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NOVEMBRE 1920 – NOVEMBRE 1927
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Nelle altre tre facce sono presenti altrettante lastre con i nominativi dei giovani militari morti a Cassino, distinti per anno di decesso e non in ordine alfabetico:
All. Lauretti Alessandro
All. Bonaparte Antonio
All. Pagliaro Matteo
1922
C.re Torraca Augusto
All. Moretti Giuseppe
All. Della Tommasina Alessandro
All. Pasini Virgilio
All. Severino Nazzareno
All. Mairoli Carino
All. Pizzichello Giulio
All. Guasco Teofilo
All. Parisi Amedeo
All. Roscilli Angelo
All. Stroffi Adamo
All. Di Lorenzo Alfonso
All. Montoli Ubaldo
All. Manna Ferdinando
All. Candeloro Luigi
All. Lenzi Primo
All. Pighetti Benedetto
1924
C.re Lazzareschi Italo
All. Amelio Salvatore
All. Brandi Giulio
All. Attini Ugo
All. Rega Luigi
All. Sepe Fiore
All. Gambino Angelo Raffaele4
1925
All. Zurli Carlo
All. Socco Giuseppe
All. Carifio Floriano
All. Canicetti Adolfo
All. Spadafora Giovanni
All. Crivellini Primo
All. Bonazza Natale
All. Romanelli Primo
All. Matteucci Paolo
1927
All. Mariani Gaetano
All. Caredio Mario
All. Giampaoli Lorenzo
All. Daviddi Italo
All. Galli Lanciotto
All. Guzzinati Enea
All. Campobassi Giuseppe
All. Orsi Dante
All. Galloni Erminio
All. Polledri Giovanni
App. Cangiu Alfredo
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Il secondo Monumento, situato sul lato destro del viale d’ingresso, ricordando quattro Allievi Carabinieri deceduti nel 1921 sembrerebbe essere stato eretto precedentemente rispetto all’altro che, invece, sembrerebbe essere stato collocato alla fine del settennato di presenza a Cassino della Scuola Allievi Carabinieri compendiando i deceduti di tutto il periodo 1920-1927.
Nell’unica lastra incisa collocata sulla faccia principale del monumentino di destra si legge:
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GLI ALLIEVI CARABINIERI REALI
DEL BATTAGLIONE DI CASSINO
ALLA MEMORIA DEI COLLEGHI
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Cecchettini Aduilio
Cappa Arturo
Martellosio Antonio
Innocenti Santo
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POSERO
30 APRILE 1921
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In definitiva morirono a Cassino:
anno deceduti
1921 3 + 4 = 7
1922 13
1923 4
1924 7
1925 5
1926 4
1927 11
TOT. 51
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Molto recentemente le lapidi dei due monumentini ubicati nel Cimitero civile di San Bartolomeo di Cassino sono state opportunamente ripulite. Tuttavia si coglie l’occasione per auspicare una loro sistemazione più appropriata affinché, come già espresso da Alberto Mangiante nel suo articolo del 2008 «l’unico monumento che ricorda la permanenza della Scuola Allievi sia conservato alle future generazioni».
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NOTE
- Cfr. A. Mangiante, La scuola allievi carabinieri di Cassino dal 1920 al 1927, in «Studi Cassinati», a. VIII, n. 2, aprile-giugno 2008, pp. 145-151 che ripropone due brani sulla vita e le vicende degli Allievi e, di riflesso, della popolazione locale di quegli anni tratti da una pubblicazione di Giuseppe Musu, intitolata Fiaccola (Bozzetti) ed edita nel 1928.
- Dunque una delle cause dei decessi si può far risalire a malattie infettive come il tifo. Va ricordato che
nella primavera del 1918 era scoppiata nel Campo di concentramento di Cassino-Caira una grave epidemia di tifo petecchiale che aveva mietuto molte vittime tra i miltari austro-ungarici internati. - «Il Popolo dell’Ossola», n. 38 del 22 settembre 1922, ora in Umberto De Petri (a cura di), Cronache di
Varzo, II volume 1919-1945, Mnamon, 2012. - Nato il 27.05.1906 a Fontanarosa (Av.), fu Angelo e Filomena D’Onufrio, morto a Cassino l’11.09.1924.
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