Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale: Intitolazione della Biblioteca del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza alla «memoria dell’avvocato Guido Varlese»

 

«Studi Cassinati», anno 2022, n. 2
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L’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ha provveduto a intitolare la Biblioteca del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza alla memoria dell’avvocato Guido Varlese come riconoscimento dell’impegno profuso per l’istituzione dell’Ateneo di Cassino. La cerimonia si è svolta lunedì 27 giugno alla presenza del Rettore Marco Dell’Isola, del Procuratore Capo del Tribunale Luciano D’Emmanuele, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Gianluca Giannichedda, del prof. Vincenzo Formisano, dei familiari, la moglie Giuliana Visocchi, le figlie Manuela e Francesca, e di numerose autorità e cittadini.

L’avv. Guido Varlese, a destra con l’avv. Gaetano Di Biasio.

Guido Varlese, avvocato del foro di Cassino, classe 1924, si forma culturalmente all’ombra della millenaria Abbazia. Vive, poco più che maggiorenne, il dramma della distruzione della sua città nel corso della Seconda Guerra Mondiale, esperienza che impronta la sua futura vita politica all’impegno sociale e istituzionale nella ricostruzione di Cassino. Il 31 luglio 1947 consegue la laurea in Giurisprudenza presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Il suo maestro e mentore fu l’avv. Gaetano Di Biasio, il sindaco della ricostruzione. Negli anni ’50 entra nella sezione di Cassino del Movimento Federalista Europeo, inaugurata dall’amico Altiero Spinelli e dal 1972 è componente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE). Nello stesso anno è nominato assessore regionale agli Enti Locali e si prodiga per l’approvazione della legge su Musei e Biblioteche degli Enti Locali, sulla Polizia Locale e sui Comitati di controllo degli Enti Locali. Uomo di profonda cultura e umanità, il suo contributo è stato fondamentale per l’istituzione dell’ateneo di Cassino. Fermamente convinto che l’Università fosse lo strumento giusto per ricostruire il tessuto sociale ed economico del Cassinate, territorio martirizzato dai noti eventi bellici, il 27 settembre 1974 fa approvare in Consiglio Regionale il provvedimento a sostegno delle nuove università. Da quel momento inizia l’iter parlamentare che si concluderà con la legge n. 122 del 3 aprile 1979. Nasce così l’Università di Cassino. Poi nel 1975 è assessore al Turismo sempre della Regione Lazio. Nato politicamente nel P.S.D.I., dopo l’unificazione tra i due partiti socialisti entra nella corrente autonomista del P.S.I., amico e sostenitore di Giuliano Vassalli. Conclusa la stagione politica, si dedica alla professione forense, sempre attento alle istanze ad ai problemi della sua Cassino, dove si spegne il 9 novembre 2009.

Non ho potuto fare l’insegnante, ma contribuisco a fondare l’ateneo

Guido Varlese

 

Il ricordo del sindaco Enzo Salera**

 

«La biblioteca della nostra Università porterà il nome del compianto Guido Varlese. Un modo per omaggiare un grande avvocato ed uomo politico di rilievo per Cassino, che mi rende orgoglioso. A livello personale, naturalmente, e come rappresentante della nostra Città. Alcuni dei nostri giovani, leggendo il nome impresso nella targa sulla parete si chiederanno forse chi è stato l’avvocato Guido Varlese. E da oggi ci sarà chi saprà parlargli di lui. Ci sarà chi dirà loro che è stato un cassinate profondamente legato alla sua Città, che ha amato visceralmente, servendola nell’impegno politico come amministratore sin dagli anni giovanili. Diranno loro che è stato un politico di larghe vedute, con lo sguardo aperto all’Europa, assessore del nostro Comune oltre che consigliere ed assessore regionale del Lazio negli anni Settanta. Un impegno politico diretto che si è poi concluso quando capì che era giunto il momento di farlo, per dedicarsi a tempo pieno alla professione di avvocato e alla sua bella famiglia cui va il mio saluto. Per tanti anni nell’Aula consiliare Gaetano Di Biasio è risuonata la sua tonante voce autorevole che si levava, ascoltata, con interventi mai banali. Coloriti da battute, aneddoti, citazioni dotte. Interventi sempre di spessore, di qualità, i suoi. Connotati da una ironia pungente, che gli consentiva di fare critiche giuste ma severe senza mai smarrire il rispetto del destinatario. Sapeva farlo con signorilità. Un tratto della sua persona, la signorilità, che gli ha fatto guadagnare il rispetto da parte di tutti, anche degli avversari, nel palcoscenico politico come in quello delle aule dei tribunali. Guido, una persona perbene, rispettabile, amata da tutti. Fu gratificato dall’amicizia e dall’affetto sincero di grandi personalità della Giustizia, da principi del Foro. Tra i tanti cito l’insigne giurista prof. Giuliano Vassalli, per un periodo Ministro della Giustizia, gli avvocati Luigi Colella, Vincenzo Golini Petrarcone, Franco Assante, il giudice cassinate Giandomenico Fargnoli, consigliere onorario della Suprema Corte di Cassazione: uno che si diede da fare insieme a tanti di noi anche nella salvezza del Tribunale di Cassino quando una proposta del governo Monti ne prospettava la chiusura. Amicizie vere, basate sul rispetto e sullo spessore culturale. Oltre che sulla onestà personale di ciascuno. Sono tante le ragioni, io credo, che stanno alla base della scelta di intitolazione la biblioteca del nostro Ateneo all’avvocato Guido Varlese. Un esempio per i giovani e un omaggio doveroso, appunto, che l’Università della sua amata Cassino fa ad uno dei suoi figli migliori, anzi ad un suo padre nobile, a futura memoria».

 

 

L’avv. Guido Varlese è stato fino alla sua scomparsa avvenuta il 9 novembre 2009, socio del Centro Documentazione e Studi Cassinati. «Studi Cassinati» lo ricordò con un articolo a firma di Felice Cipriani, La dolorosa dipartita di Guido Varlese (a. IX, n. 4, settembre-dicembre 2009, p. 326-327; rintracciabile anche su https://www.cdsconlus.it/index.php/2016/09/25/la-dolorosa-dipartita-di-guido-varlese/).

 

Avvocato (1924-2009), eletto consigliere comunale di Cassino dal 1954 al 1980, fu più volte assessore nella giunta Restagno (1954-58), nella I Malatesta (1958- 59) e in quella Gargano (1964-66). Si presentò alle elezioni provinciali del 1956 per il Psdi (a Cassino ottenne 2117 voti) ma non fu eletto. Fu candidato del Psdi più volte alla Camera dei deputati. Nelle elezioni del 1953 ottenne 825 preferenze a Cassino e 2.992 in tutto il XIX collegio giungendo quarto nella lista, secondo dei non eletti (Istituto Centrale di Statistica, Elezione della Camera dei Deputati 7 giugno 1953, vol. II, Voti alle liste e voti a candidati, Istituto poligrafico dello Stato, Roma 1956, p. 102); mentre nelle elezioni del 1958 riportò in tutto il XIX collegio 2.906 voti, sesto della lista, quinto dei non eletti (Istituto Centrale di Statistica, Elezione della Camera dei Deputati 23 maggio 1958, vol. II, Voti alle liste e voti a candidati, Istituto poligrafico dello Stato, Roma 1961, p. 83). Per due volte fu eletto al Consiglio regionale del Lazio, di cui fece parte per un decennio (1970-1980) con responsabilità di governo, nominato, nel 1972, assessore regionale agli Enti locali e nel 1975 al Turismo. Dal 1984 al 1987 è stato componente del Consiglio dell’Ordine forense di Cassino. Sulla sua difficile esperienza nei mesi di guerra, di sfollamento nei monti circostanti tra bombardamenti ed eserciti contrapposti cfr. V. Terenzi, Fuga in montagna: diario di vita vissuta (25 luglio 1943-22 maggio 1944), Cdsc, Cassino 2004 (gdac).

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* https://www.facebook.com/universitacassino/

** https://www.linchiestaquotidiano.it/news/2022/06/28/cassino-il-sindaco-salera-ricorda-guido-varlese-un-esempio/48365

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