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ERASMO DI VITO, Domenico Gargano nel centenario della nascita 19 dicembre 1922-2022. Una vita dedicata alla sua terra …, Centro documentazione e studi cassinati-Aps, Cassino 2022, pagg. 72, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 16,6×24; ISBN 978-88-97592-67-9
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Domenico Gargano (19 dicembre 1922 – 22 giugno 2019) ha svolto per un trentennio una intensa attività politico-amministrativa, un lungo percorso in cui è rimasto fedele a un unico partito quello della Democrazia Cristiana. Il volume curato da Erasmo Di Vito (in collaborazione con Giulio Gargano) rappresenta un compendio della longeva attività amministrativa svolta da Domenico Gargano dal 1954 al 1985: consigliere comunale di Cassino per quasi un quarto di secolo (1954-1970 e 1978-1985), più volte assessore, sindaco per due mandati (1961-1965 e 1979-1980), presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone (1970-1975), consigliere della Regione Lazio (1984-1985).
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I TRE PILASTRI DELL’ATTIVITA’ POLITICO-AMMINISTRATIVA DI DOMENICO GARGANO
Il lungo percorso nelle istituzioni intrapreso da Domenico Gargano nel trentennio 1954- 1985 come consigliere comunale, assessore, sindaco di Cassino per due mandati (1961-1965 e 1979-1980), consigliere e presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone (1970-1975) e consigliere della Regione Lazio (1984-1985) lo ha portato a occuparsi di molte e importanti questioni politico-amministrative concernenti il Lazio meridionale in generale e il Cassinate e Cassino in specie. La vasta attività perseguita tenacemente, la cui adozione ha contribuito alla ripresa sociale di un territorio estremamente provato dalle vicende belliche, può essere ricondotta, sinteticamente, a tre principali pilastri d’intervento svolti in ambito economico-finanziario, industriale-lavorativo e dell’istruzione, e rispettivamente attuata:.
- favorendo la nascita della Banca Popolare del Cassinate
- propugnando l’insediamento della Fiat a Piedimonte San Germano
- sostenendo la nascita dell’Università degli Studi di Cassino.
Tuttavia a questa alacre e produttiva attività è venuto a mancare un quarto pilastro rappresentato dall’istituzione della provincia di Cassino la cui nascita avrebbe consentito a questo territorio di avere nel corso degli anni meno affanni, preoccupazioni e agitazioni. Domenico Gargano cercò di realizzare tale ambizioso intento, addirittura anche mentre stava svolgendo il ruolo di presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, ma che non poté purtroppo realizzarsi per le forti opposizioni levatesi, incredibilmente provenienti pure dalla stessa «città martire».
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DOMENICO GARGANO: IL SINDACO DEI PAPI
Nel corso della sua attività svolta come sindaco del Comune di Cassino e come presidente della Provincia di Frosinone, Domenico Gargano ebbe modo di ricevere in qualità di rappresentante di tali amministrazioni locali ben due pontefici, incontrati ognuno per due volte in giornate divenute ‘storiche’ per il territorio del Cassinate con ambedue i papi, altra particolarità, che sono stati canonizzati dalla Chiesa cattolica. Per primo fu Paolo VI giunto il 24 ottobre 1964 a Montecassino per riconsacrare la basilica cassinese dopo la ricostruzione e proclamare s. Benedetto patrono d’Europa per poi scendere a Cassino dove consacrò la nuova chiesa di San Giovanni. Dieci anni dopo, il 14 settembre 1974, accolse, in qualità di presidente dell’Amministrazione provinciale, nuovamente papa Paolo VI ad Aquino giuntovi per inaugurare la statua dedicata a s. Tommaso d’Aquino. Quindi fu la volta di Giovanni Paolo II incontrato il 18 maggio 1979, nella prima visita svolta dal papa dopo l’elezione al soglio pontificio, al Cimitero polacco di Montecassino, cui seguì la memorabile giornata del 20 settembre 1980 quando Domenico Gargano gli consegnò le chiavi della città assieme alla concessione della cittadinanza onoraria consentendo agli abitanti di Cassino di avere un santo come concittadino (gdac).
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