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«Studi Cassinati», anno 2023, n. 1
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di Adriana Letta*
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Cassino ha onorato il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, con varie manifestazioni. E non poteva essere altrimenti, data la sua storia di «Città Martire» profondamente incisa nell’anima dei cittadini, e perché – come dice Primo Levi – «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» e, aggiungiamo, fare memoria è un dovere e un impegno comune.
Ad organizzare la giornata sono stati, in sinergia, il Comune di Cassino, l’Associazione ASDOE (Associazione Docenti Europei), il CDSC (Centro Documentazione e Studi Cassinati APS) e la Fondazione «Levi-Pelloni» e con la partecipazione numerosa delle Scuole di Cassino. Si è iniziato la mattina alle 10,00 presso il Giardino della Memoria, in piazza Enrico Toti, con l’omaggio floreale delle Autorità in ricordo delle vittime della Shoah: un momento, come sempre, sentito e partecipato, di grande commozione. Poi si è passati al Teatro Manzoni, dove la Vicepresidente dell’ASDOE Gabriella Latempa, moderatrice dell’incontro, ha dato la parola al Sindaco Enzo Salera, che ha porto il saluto ai partecipanti. La proiezione di un video sul dramma vissuto dagli Internati Militari Italiani nei lager, ha ben introdotto i temi del giorno. A seguire, vari interventi importanti, a cominciare da quello illuminante dello storico Giuseppe Pelloni, Presidente della Fondazione ebraica «Levi-Pelloni», Centro Nazionale di ricerche storiche-onlus, un’organizzazione che intende promuovere e valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico, ambientale, sociale ed intellettuale del Novecento, con particolare riguardo alla valorizzazione della ricerca storica in ambito universitario ed alla divulgazione didattica delle Storie e dei Protagonisti del Novecento; alla storia e alla cultura dell’Ebraismo; alla diffusione della cultura e alla salvaguardia dei diritti umani.
È stata poi la Vicepresidente della Fondazione «Levi-Pelloni», sig.ra Luciana Ascarelli, sopravvissuta della Shoah, che ha raccontato la sua terribile esperienza di bambina strappata alla scuola, alla famiglia, alla casa e all’infanzia, con tutte le paure, le privazioni e le sofferenze possibili; eppure, nonostante i suoi 90 anni, la signora ha saputo rendere il racconto così garbato e vivace, che ha riscosso tanta ammirazione, simpatia e scroscianti applausi dalla platea. Altra testimonianza toccante è giunta dalla sig.ra Franca Eckert Coen, membro dell’Esecutivo della Federazione Mondiale dei Centri Comunitari Ebraici, anche lei con un pesante fardello di ricordi, dal quale ha saputo estrarre, come insegnamento, il desiderio di dialogare con gli altri, diversi da lei; tale desiderio le era nato quando, ancora bambina, sapeva dalla famiglia di essere ebrea, ma all’esterno doveva sempre dire il contrario, cosa che le creava disagio. Era presente il col. Valerio Lancia, comandante 80° RAV Roma, mentre non è potuto intervenire, per urgenti motivi di carattere istituzionale il gen. Fulvio Poli, del Ministero della Difesa.
La seconda parte della manifestazione è iniziata con un brano letto da uno studente dell’IIS Medaglia d’Oro Città di Cassino, la toccante lettera di un cappellano militare alla famiglia di un internato non solo per informarla della morte del soldato, ma soprattutto per raccontarne gli ultimi momenti, assistito e confortato dal sacerdote. La lettera è contenuta nel libro di Francesco Di Giorgio ed Erasmo Di Vito L’odissea degli Internati Militari Italiani nell’inferno del Terzo Reich, uscito nella seconda edizione. Su questo libro e la storia di cui tratta, interessante e forse poco conosciuta, ha relazionato in maniera magistrale, chiara e precisa lo storico prof. Gaetano De Angelis Curtis, dell’Ateneo cassinate e presidente del Centro documentazione e studi cassinati-Aps. Ancora sul dramma degli Internati Militari ha fatto un breve intervento il prof. Antonio Riccardi, presidente dell’ASDOE, che in un suo libro recentemente pubblicato, ha narrato la storia di suo padre. Il Coro ASDOE, che ha curato gli intermezzi musicali della mattina, ha eseguito a questo punto una canzone da lui composta in memoria appunto di suo padre, canzone musicata dal M° Mauro Niro, che ha diretto il Coro. Una mattinata densa di memorie, emozioni e riflessioni, perché «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario».
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* www.diocesisora.it/diocesi/giorno-della-memoria-2023.
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