. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di A. Letta . Il 9 dicembre u.s. è tornata alla Casa del Padre Immacolata Bianchi sorella di don Pietro Bianchi monaco benedettino della Badia di Cava dei Tirreni, nato a Cassino e deceduto vari anni fa. Il giorno prima, solennità della Immacolata Concezione della B. Vergine Maria, la Sig.na Immacolata, che lo scorso 29 novembre aveva compiuto 96 anni, era stata festeggiata nell’Istituto San Pio X dell’Opera femminile Don Guanella a San Pancrazio, Roma, dove dal 1946 viveva da invalida curata dalle suore Figlie di Santa Maria della Provvidenza. È sicuramente volata dritta in Paradiso. La sua storia va ricordata. Immacolata era una vittima del primo bombardamento di Cassino il 10 settembre 1943, data in cui ebbe inizio il calvario di Cassino e Montecassino. Immacolata aveva 22 anni…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Un libro di grande pregio quello presentato sabato 22 ottobre nella Sala degli Abati presso la  Curia in piazza Corte a Cassino: Cassino – Architettura, Archeologia, Arte, Storia. È l’ultima pubblicazione di Silvano Tanzilli, architetto, direttore dal 1993 del Museo Archeologico Nazionale «Carettoni» di Cassino ed ora in procinto di andare in pensione. E affida al libro i risultati di anni e anni di studi, lavori, restauri a cui si è dedicato con passione sì da farne un volume che diventa un importante punto di riferimento per chi voglia conoscere questi aspetti della storia più antica di Cassino. Un libro non soltanto di pregio per la veste editoriale, ma – come afferma lo studioso Emilio Pistilli nella Prefazione – «un’opera di grosso spessore, che…

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  Studi Cassinati, anno 2015, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* Dopo 70 anni dalla distruzione dell’abbazia ancora una restituzione a Montecassino: un frammento marmoreo, non un’opera d’arte intera. Eppure un frammento con un valore enorme, non solo dal punto di vista artistico e culturale ma soprattutto spirituale e affettivo. Quel frammento, infatti, che il Museo e la Citt̀à di Aquino hanno deciso di riportare “a casa”, apparteneva ad una lastra di marmo policromo intarsiato e traforato che era posizionata sulla tomba dei Santi Benedetto e Scolastica, dietro l’altare maggiore della Basilica Cattedrale, nel luogo più̀ importante ed emblematico e perciò il più caro per tutto il mondo benedettino. La guerra lo fratturò̀ e durante la ricostruzione Don Angelo Pantoni, monaco benedettino, studioso di storia e di archeologia, riuscì a recuperare sette elementi di quel marmo,…

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