. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Domenica 4 novembre 2018, si è tenuta ad Alvito una cerimonia commemorativa dedicata al ricordo della Prima guerra mondiale e denominata La Grande Guerra: echi di memoria locale e voci di trincea ottimamente organizzata dall’«Associazione Filodrammatica “G. D’Annunzio”», magistralmente diretta dalla prof.ssa Maria Rosaria Di Fazio,instancabile presidente. La manifestazione è iniziata con l’omaggio ai caduti della cittadina, con appello nominale dei militari alvitani morti in guerra, seguita dall’esibizione della «Banda Città di Alvito» diretta dal M° L. Ruggeri. Quindi è proseguita con la presentazione, nella prestigiosa Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Gallio, del volume di Gaetano de Angelis-Curtis La Prima guerra mondiale e l’alta Terra di Lavoro. I caduti e la memoria. Dopo i saluti istituzionali portati a nome dell’Amministrazione Comunale di Alvito dal sindaco Duilio Martini,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Domenico Lollo Tra le arterie stradali alvitane più antiche e degne di approfondimento, sia nell’ambito dello studio della toponomastica, sia per quanto riguarda la presenza di vestigia storico-archeologiche, va evidenziata quella che un tempo rientrava sotto la definizione di «Porta del Mercato Vadogrande». Tale toponimo, che interessa i mappali catastali 23, sviluppo allegato A, 25, 29, 34, 35, 37 e 38 del Comune di Alvito, non trova più riscontro nello stradario anagrafico comunale, assumendo oggi, a seconda dei tratti, nomi diversi. Nonostante le modificazioni intervenute nel tempo, con conseguente frantumazione e intreccio in strade vicinali, cioè strade private al servizio dei confinanti, il tracciato storico dell’arteria in questione può essere ancora seguito in modo unitario. Il citato toponimo fa riferimento, da una parte, a una delle porte presenti…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Era il 6 agosto 1916 quando, col decreto luogotenenziale n. 1025, l’«Opera nazionale per gli orfani dei contadini morti in guerra e per i figli dei contadini resi in guerra permanentemente inabili al lavoro» presieduta da Luigi Luzzatto1 fu eretta in Ente morale. Tra i suoi scopi, al di là dell’assistenza ai figli dei contadini che in quella guerra ancora in corso avevano perso la vita o che, a causa sua, erano rimasti menomati in maniera irreversibile, vi era anche quello di promuovere e favorire la costituzione di patronati e colonie agricole con il fine di ospitare gli orfani delle vittime della vicenda bellica. La provincia di Terra di Lavoro che, per iniziativa della Deputazione provinciale, sin dal mese di giugno del 1915 si…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Arnone Sipari . Il 5 maggio scorso si è svolta ad Alvito, in località Colle della Civita, la commemorazione della donazione a Montecassino, da parte dei principi di Capua, Paldolfo IV e Paldolfo II, della chiesa, del castrum e dellʼoppidum di SantʼUrbano, il cui nome sarebbe stato scolpito, dal 1066, sulla porta di bronzo del duomo cassinese. La manifestazione è coincisa, non a caso, con il millenario del detto privilegio, risalente per lʼappunto al 5 maggio 1017, più volte studiato a partire dalle settecentesche Accessiones di Erasmo Gattola alla ponderosa storia dellʼAbbazia. Lo stesso documento ha dato il la alle celebrazioni svoltesi in contemporanea nel comune di Casalvieri. Da esso si conoscono, infatti, i confini della Civitas Sancti Urbani, con lʼattestazione delle località comprese in un…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Domenica 23 aprile 2017 si è svolto ad Alvito, nella prestigiosa sala del Teatro Comunale, un interessante convegno dal titolo «La Descrizione del Ducato di Alvito e il suo autore». L’occasione è stata offerta dalla presentazione del primo numero dell’anno della rivista «Studi Cassinati» in cui è riportato l’articolato saggio di Lorenzo Arnone Sipari imperniato sul volume La Descrizione del Ducato di Alvito. Dunque il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, con il patrocinio del Comune di Alvito, si è fatto carico della organizzazione dell’interessante evento. I lavori, opportunamente moderati da Dionisio Paglia, sono stati aperti dal sindaco Duilio Martini, che ha portato i saluti della città di Alvito, cui ha fatto seguito il presidente del Cdsc-Onlus, Gaetano de Angelis-Curtis, che ha illustrato l’attività e le finalità culturali…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Arnone Sipari . Premessa* L’esame delle vicende storiche della Val di Comino e dei suoi centri tra Cinque e Seicento richiede la lettura critica e il confronto di tre opere descrittive coeve, sulle quali, tuttavia, mancano specifici contributi a carattere filologico, come non esistono documentate biografie dei rispettivi autori. La prima di queste fonti, datata al 1574, è la Discrittione di Giulio Prudenzio, nipote per parte materna dellʼumanista Mario Equicola, che circolò in più redazioni manoscritte, una delle quali pubblicata nel 19081. La seconda è una Relatione del 1595 (ma ha visto la luce soltanto nel 1997), il cui estensore, ancora anonimo, andrebbe cercato nellʼentourage del cardinale Tolomeo Gallio, cui era indirizzata e che aveva acquistato il feudo alvitano nello stesso anno2. Ultima, dal punto di vista cronologico,…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il 22 ottobre scorso si è tenuto nella splendida cornice del Teatro del Palazzo ducale di Alvito,  un convegno organizzato dal Cdsc-Onlus in collaborazione con la Società Italiana di Storia della Fauna onlus, incentrato sulla «Relazione Sipari» nel 90° anniversario dalla pubblicazione, avvenuta per la prima volta, appunto, nel 1926. La «Relazione» prende il nome dal suo autore, Erminio Sipari (Alvito 1879 – Roma 1968), che fu deputato del Regno, ideatore e primo presidente  del Parco Nazionale d’Abruzzo. L’area protetta, la più antica d’Italia, era stata inaugurata il 9 settembre 1922 sebbene il riconoscimento ufficiale dello Stato sia intervenuto solo nel gennaio successivo. Il Convegno ha messo in luce proprio quel periodo, in particolare attraverso le letture dell’opera sipariana con l’ausilio di nuove fonti.  Gli interventi sono…

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