. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis Il 15 dicembre 1818, con decreto n. 1416, il capoluogo amministrativo della storica provincia di Terra di Lavoro venne fissato definitivamente a Caserta. Si trattava della città nuova, quella sorta attorno alle aree acquistate nel 1750 da re Carlo III di Borbone nella pianura sottostante alla città vecchia di Caserta nata probabilmente in età longobarda e arroccata sul monte Tifati. Nei nuovi spazi acquisiti re Carlo III aveva fatto erigere dall’arch. Luigi Vanvitelli un grandissimo e splendido palazzo per la corte borbonica, la Reggia, i cui dintorni andarono progressivamente a popolarsi, ad abbellirsi di strade, piazze, palazzi, chiese, strutture militari e della stazione ferroviaria con strada ferrata (una delle prime del Regno) di collegamento con Napoli. Il decreto reale che elevava Caserta a nuovo…

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