. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Benedetto Di Mambro L’epigrafe C.I.L. X 5163 incisa su una roccia posta a 120 metri di distanza a monte del Santuario di Casalucense in Comune di Sant’Elia Fiumerapido così recita: NVMPHIS  AETER NIS  SA CRVM TI  CL  PRAEC  LIGAR MAGONIANVS  PER PRAECILIVM  ZOTICVM PATREM  AQUA(M) INDUXIT La sua traduzione e interpretazione, a mio parere, dal 1993, è la seguente: «luogo sacro alle ninfe eterne, al tempo dell’imperatore Tiberio Claudio, Precilio Ligario Magoniano spinse l’acqua attraverso i terreni di suo padre Precilio Zotico» cioè che «costruì una condotta d’acqua attraverso i terreni di suo padre Precilio Zotico»1. Ci torneremo in seguito. Si tratta di una «metonimìa»2. D’altro canto c’è da dire che molto si è parlato e scritto di questa epigrafe e ancora se ne discute dal 1865…

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  Studi Cassinati, anno 2015, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci ANCORA SULLE TOMBE DI CASALUCENSE Riportiamo una nota dell’archeologo Don Filippo Ponari1, che risale al 1877. «Cassino, 16 settembre 1877 Direzione Archeologica. 19.9.[18]77. Oggetto: antichità di Cassino. Al Signor Direttore dei Monumenti e Scavi. Signore. Nel Comune di S. Elia fiume Rapido del Tenimento di Cassino, Terra al lato Nord di questa Città, esistono alcuni monumenti, che a mio credere son degni di memoria e mi meraviglio come dei medesimi non si trovi parola in nessuna delle monografie di questi luoghi. I detti monumenti consistono in due sarcofaghi scolpiti nella viva pietra e giacenti nel declivio del monte, che porta il nome di Casa dei Lucii, confinante con una valle ancor essa chiamata Valle Lucii. Della gente dei Lucii sono abbondantissimi i monumenti in tutte…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci   Un richiamo ai secoli passati sono i giochi popolari del pomeriggio del lunedì della Festa di Casalucense, chiamato per antonomasia «Lunedì di Casalucense», che risalgono, come è testimoniato dalla loro stessa natura, a tempi remotissimi del Medio Evo. Alcuni di essi si sono mantenuti fino ai nostri giorni, grazie all’impegno e all’interesse sempre vivi del Comitato dei Festeggiamenti, presieduto da oltre un cinquantennio dall’ex direttore della Banca Popolare, Bonaventura Fiorillo. Una volta vi partecipava in massa la popolazione locale, senza distinzione di ceto sociale e costituivano una fonte di allegra spensieratezza, necessaria all’inizio della primavera a interrompere i lunghi periodi di duro lavoro. Accorrevano anche genti dai paesi vicini, ansiose di assistere a un divertimento sano, espressione di amore alla terra e ai suoi…

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