. Cervaro – sabato 26 febbraio ore 17:00 – Chiesa di Santa Maria Maggiore . CDSC-Aps – Associazione «Il Cenacolo» Cervaro – Associazione «Acerba Ara» Cervaro – Dike APS . Presentazione del libro: . Nonno, mi racconti la guerra? di Angelo Rubano . Interventi: Gaetano de Angelis-Curtis – presidente CDSC-Aps Angelo Rubano – autore Moderatore: Walter Bianchi – presidente Dike APS . (45 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Domenica 4 novembre 2018, il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, allo scopo di onorare la memoria dei caduti che si batterono in terre lontane e donarono alla Patria il bene più prezioso, la loro vita, ha organizzato a Cervaro una Cerimonia celebrativa definita con il titolo di «Presenti alle bandiere» poiché essi partirono e non tornarono più ma sono tutt’ora «Presenti» nel ricordo, nei cuori. La cerimonia si è svolta in due momenti: alle ore 10 presso il Monumento ai caduti in località Foresta (Via Belvedere) e poi alle ore 12 nella Piazza Vittorio Emanuele II del centro cittadino. La socia Annamaria Arciero ha provveduto, in ambedue le occasioni, all’appello nominale dei 138 caduti (nati a Cervaro oppure trasferitisi da paesi limitrofi), scandendo i loro nomi, cognomi, date di…

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Gaetano de Angelis-Curtis, Cassino 2014. > Locandina di presentazione > Leggi su «Studi Cassinati» . Introduzione La popolazione di Cervaro, che pure ha vissuto un periodo così intensamente drammatico come quello della seconda guerra mondiale, sembra aver voluto lasciarsi alle spalle il più velocemente possibile quelle funeste vicende belliche. Nel corso degli anni sono state sì allestite alcune mostre di materiale documentario, come quelle organizzate dal gruppo Boy Scout «Cervaro I», oppure sono state fatte svolgere agli alunni della Scuola primaria e della Scuola media delle ricerche, tuttavia pochissimo è stato scritto nel corso di settant’anni su argomenti inerenti la guerra a Cervaro, sui militari morti sui campi di battaglia e in prigionia o sui civili scomparsi nel corso dei bombardamenti, sulla diaspora degli sfollati nelle varie regioni d’Italia o sulla ricostruzione. Non ci sono diari redatti da persone di Cervaro in quei frangenti e successivamente pubblicati e poche risultano…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Il CDSC-Onlus avrebbe voluto tenere il 4 dicembre 2016 una semplice ma suggestiva cerimonia di commemorazione dei caduti della Prima guerra mondiale di origine cervarese e, in particolare, del fante Fioravante Di Fonzo in coincidenza con il centotrentesimo anniversario dalla sua nascita e nel centenario della morte. Tuttavia essa non è stata autorizzata essendo giornata elettorale e in quella domenica è stato dato luogo solo a un momento di raccoglimento di fronte al manifesto collocato sulla facciata del Comune. . Nel corso della Prima guerra mondiale sono stati almeno 132 i giovani originari di Cervaro (di cui 128 nati nel Comune più altri quattro trasferitisi nel paese) caduti sui vari fronti bellici, dicui, relativamente alla classe: . 1874:   1        1877:   1      1881:  3    …

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Tonino Bianchi Mio nonno Antonio Minchella, classe 1894, nato in località Sprumaro di Cervaro prese parte alla prima guerra mondiale assieme a due suoi fratelli, Umberto e Davide. Tutti e tre si ritrovarono a combattere sulle montagne del Trentino anzi un giorno, il 17 agosto 1917, Antonio poté incontrare, anche se per pochi minuti, Davide che si apprestava a raggiungere la prima linea per andare all’attacco con il suo reggimento, un’azione dalla quale però non fece ritorno. Infatti dei tre fratelli, Umberto1 e Davide2 morirono su quelle montagne per le ferite riportate in combattimento mentre tornò a casa il solo Antonio ma dopo aver trascorso un anno e mezzo tra prima linea e trincee, tra sofferenze, neve, freddo e una ferita grave al torace che lo costrinse…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando Sidonio Spesso col mio amico Berto (Umberto Matrundola compianto socio del Cdsc) si parlava di storie e personaggi della contrada «La Foresta» in territorio di Cervaro. Un giorno, in una di tali conversazioni, uscì il nome che gli abitanti locali danno a un enorme masso posto alle falde di monte Trocchio, all’incrocio di due viottoli, conosciuta come la «preta r’ Marcantonio». In quell’occasione chiesi a Berto, proprietario del terreno dove si trova la pietra, di verificare se su quel masso vi fossero dei segni o lettere. In particolare ero interessato a capire se fossero presenti e visibili, da qualche parte, dei segni formati da «una lettera C, una croce e una lettera T» che avevo letto in un documento redatto dall’archivista di Montecassino don Ottavio Fraja…

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