. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di C. Jadecola . Era quasi il finire degli anni Sessanta del secolo scorso quando mi capitò di leggere L’amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence, fino a qualche anno prima al bando in tutta Europa per via degli espliciti riferimenti a situazioni di natura sessuale, in cui si racconta la storia di una nobildonna, Lady Chatterley, consorte di un uomo di pari rango reduce della Prima Guerra mondiale, nel corso della quale era rimasto paralizzato, che aveva una relazione con un certo Mellors, un guardiacaccia, il tutto ambientato in un distretto industriale dell’Inghilterra del nord. E fu proprio questa localizzazione che mi tornò alla mente quando, tempo dopo, agli inizi degli anni Settanta, dovevo scrivere un articolo per il mensile «Ciociaria settanta»1 nel contesto di un’inchiesta…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Era il 6 agosto 1916 quando, col decreto luogotenenziale n. 1025, l’«Opera nazionale per gli orfani dei contadini morti in guerra e per i figli dei contadini resi in guerra permanentemente inabili al lavoro» presieduta da Luigi Luzzatto1 fu eretta in Ente morale. Tra i suoi scopi, al di là dell’assistenza ai figli dei contadini che in quella guerra ancora in corso avevano perso la vita o che, a causa sua, erano rimasti menomati in maniera irreversibile, vi era anche quello di promuovere e favorire la costituzione di patronati e colonie agricole con il fine di ospitare gli orfani delle vittime della vicenda bellica. La provincia di Terra di Lavoro che, per iniziativa della Deputazione provinciale, sin dal mese di giugno del 1915 si…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . «Finalmente non saremo più costretti a viaggiare in pesanti e guasti carrozzoni, tirati su a stento per l’erta via dai celebri ronzini di Sprecacenere, e nei quali per lunghe ore più intenso si soffriva il freddo e più ardente la canicola ci opprimeva: e specialmente tu, passeggiero, che torni dalla lontana America, sentirai meno penose le ore del viaggio e più presto giungerai al focolare domestico a riabbracciare i cari figliuoli»: si tratta dell’incipit dell’articolo scritto da Pietro Vassalli1 per il giornale «Terra di Lavoro»2 sull’inizio dei collegamenti automobilistici tra Cassino e Sora, per Atina, San Donato Val di Comino e Alvito, avvenuto il 16 marzo 1914 ad iniziativa della Società Anonima «Sacsa», che sta per Sora, Atina, Cassino, San Donato, Alvito, i cui…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Il personaggio è noto a chi è molto addentro le cose ecclesiastiche per essere stato colui che, al Concilio di Trento (1545-1563), al fine di porre rimedio ad alcune storture presenti nella chiesa del tempo, specialmente per il disinvolto uso dei benefici, affermò l’illiceità di certi comportamenti qualificandoli addirittura alla stregua della simonia. Era stato «Paolo III, che lo aveva eletto per Vescovo, e Governatore», scrive Pasquale Cayro, a voler «per la sua gran dottrina destinarlo per uno de’ quattro Giudici del Concilio di Trento, e già egregiamente si condusse in tutte le controversie, e dispute insorte in materia di Dogma, e di riforma, com’osservar si può negl’Atti dell’istesso Concilio. Anzi è degna di esser letta una sua circolare, scritta da Trento a venti Maggio…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola Secondo qualcuno era il 1917, e quindi era ancora in corso la Grande Guerra, quando ad Aquino s’incominciò a parlare di aeroplani. Ma perché? Perché una specifica commissione a ciò preposta avrebbe individuato in questa località, così come in prossimità di Frosinone, altrettante aree che ben si sarebbero potute utilizzare, ovviamente previo opportuni adattamenti, per il decollo e l’atterraggio degli aerei. Se così fosse, dovremmo apprestarci quanto meno a programmare eventi per celebrare come si conviene il secolo di vita dello scalo aquinate e di quello frusinate. Il guaio è, però, che, al di là di ciò cui si è accennato, mancano ulteriori fonti a riguardo, cosicché per forza di cose bisogna procrastinare il centenario almeno di una decina di anni e accontentarsi semmai di celebrare…

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Studi Cassinati, anno 2013, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola È difficile poter descrivere la reazione che la scena provocò in chi, quella notte, ebbe l’occasione di imbattersi in essa. Definirla raccapricciante forse non è esaustivo: «abbiamo trovato al piano superiore della cartiera e precisamente nella stanza detta della caldarella il cadavere del Iadecola Giovanni giacente bocconi tra i due punti d’appoggio dell’asse motore, completamente denudato e con l’arto inferiore mutilato. I vestiti e la biancheria erano strettamente avvolti ed intrisi di sangue all’asse del motore mentre per quasi tutta l’altezza delle pareti abbiamo visto del sangue spruzzato, in taluni parti a larghe chiazze e brandelli di carne»1. È la relazione del comandante la stazione dei RR.CC. di Aquino, il brigadiere Pasquale Corsale, subito accorso con i carabinieri Nicola Rossi e Antonino De Maio dopo essere…

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  Studi Cassinati, anno 2015, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Intervista a Gerardo Vacana, ideatore e artefice del Premio di Costantino Jadecola «ALVITO, ottobre – Mario Equicola e Giulio Prudenzio: mancavano solo loro due a questo convivio letterario – il termine non è improprio – che ha visto affluire ad Alvito, oltre un pubblico numeroso quanto attento, anche un congruo numero di personaggi di primo piano del mondo culturale italiano, sicché Mario Equicola ed il “suo carnal nepote” Giulio Prudenzio erano i soli assentì. Ma giustificati. Qualcuno, difatti, avrebbe voluto chiamarli in causa ma poi vi ha rinunciato, prudentemente, per non dare una coloritura campanilistica ad una manifestazione nata invece come espressione univoca dell’intera valle che al Premio ha dato il nome. Cosi, Mario e Giulio ne sono rimasti fuori come, d’altro canto ne è rimasta fuori la…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola «Fontana, il ciociaro che dovrebbe resuscitare la borghesia spompata»: questo il titolo dell’articolo scritto da Giuliano Ferrara su «Il Foglio» del 3 maggio dell’anno scorso quando Luciano Fontana, da Frosinone, venne nominato direttore del «Corriere della Sera». Un fatto importante per una provincia come la nostra (ma è ancora tale?) abituata ad annaspare nelle ultime posizioni delle classifiche annuali sulla qualità della vita. Un fatto che, però, pare non abbia dato luogo a riscontri eclatanti, di quelli talvolta riservati a soggetti protagonisti di imprese di spessore di molto inferiori. «Il ciociaro a via Solferino», scrive Ferrara in quel suo articolo, «dopo i semidei siciliani, i romagnoli, i fiorentini di Pian de’ Giullari e i genovesi con piede marino, e altri dell’Italia risorgimentale tutta, bè, il…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola Sulla sommità del monte Castrocielo, sulle cui più basse pendici è adagiato l’omonimo abitato, nella piccola chiesa dedicata a Maria Assunta in Cielo vi era un tempo un Missale Romanum che in epoca imprecisata, comunque successiva all’estate del 1978 quando l’ing. Pietro Montellanico ebbe la buona idea di fotografarlo, cessò di far parte del patrimonio comune per entrare nella disponibilità di qualche improvvisato “bibliofilo” attratto evidentemente dall’anzianità del volume che era stato stampato nel 1862, ovvero oltre cent’anni prima. Ora, al di là del suo valore intrinseco, quel Messale era, se vogliamo, anche una testimonianza palpitante delle sconvolgenti vicende belliche che durante la Seconda guerra mondiale avevano sconvolto il territorio e che, ovviamente, non avevano risparmiato nemmeno il monte Castrocielo. Ma andiamo con ordine. Siamo…

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