. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis Il 15 dicembre 1818, con decreto n. 1416, il capoluogo amministrativo della storica provincia di Terra di Lavoro venne fissato definitivamente a Caserta. Si trattava della città nuova, quella sorta attorno alle aree acquistate nel 1750 da re Carlo III di Borbone nella pianura sottostante alla città vecchia di Caserta nata probabilmente in età longobarda e arroccata sul monte Tifati. Nei nuovi spazi acquisiti re Carlo III aveva fatto erigere dall’arch. Luigi Vanvitelli un grandissimo e splendido palazzo per la corte borbonica, la Reggia, i cui dintorni andarono progressivamente a popolarsi, ad abbellirsi di strade, piazze, palazzi, chiese, strutture militari e della stazione ferroviaria con strada ferrata (una delle prime del Regno) di collegamento con Napoli. Il decreto reale che elevava Caserta a nuovo…

Leggi tutto

. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di G. de Angelis-Curtis . In due mesi dell’estate-autunno del 1917 l’alta Terra di Lavoro perse tre importanti suoi rappresentanti politici, nonché autorevoli esponenti della cultura, delle scienze giuridiche, delle attività industriali e della produzione agricola, di cui due ancora in carica come componenti della Camera dei Deputati e cioè il prof. Vincenzo Simoncelli, il conte Annibale Lucernari, e un altro, l’avv. Emilio Conte, che lo era stato negli anni precedenti. Lucernari era eletto nel collegio di Pontecorvo, gli altri due in quello di Sora accomunati, questi ultimi, anche dallo stesso «fato [che] troncò d’entrambi la brillante carriera forense e politica, poiché la cara esistenza di Emilio Conte si spense anch’essa, come quella del Simoncelli, in età non ancora matura»1. . Emilio Conte Nato ad Arpino il 15…

Leggi tutto

. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Gaetano de Angelis-Curtis . Germano nasce da una famiglia benestante di Capua nel V secolo. Fin da giovane si dedicò ad opere di carità, provvedendo all’assistenza dei poveri. Quando poi il padre morì, rinunziò a tutti i suoi beni, vendendo tutto il suo patrimonio e destinando tutti i suoi averi agli indigenti. Quindi fu nominato vescovo ma questa sua elevazione episcopale non l’entusiasmò, anche se finì per accettarla. Tra il 529 e il 520 gli viene affidato un importante e delicato incarico. Il papa Orsmida (di Frosinone) lo scelse per porlo a capo di una ambasceria inviata a Costantinopoli con lo scopo di risolvere uno scisma nella chiesa cristiana iniziato qualche decennio prima (lo scisma d’Acacio) e che rappresentava la prima aperta separazione della chiesa orientale da quella…

Leggi tutto

3/3