. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaspare Biagiotti* . L’arte presepiale napoletana raggiunse la sua massima espressione nel corso del Settecento quando la corte di re Carlo III di Borbone e della regina Maria Amalia favorì la realizzazione di presepi di grande bellezza1. Napoli divenne, dunque, la culla dell’arte del presepe che ebbe fin da allora la sua massima espressione all’interno delle chiese, ma, grazie anche alla borghesia che commissionava dei gruppi di sculture ricoperte di stoffe e tessuti pregiati denominate coi propri nomi, pure in collezioni private2. In quel periodo, quindi, si andarono affermando nell’arte presepiale validi professionisti e tra gli artisti spesso ricordati per il loro raffinato realismo decorativo si annoverano Giuseppe Sanmartino (autore del famoso Cristo velato nella cappella Sansevero a Napoli)3 assieme a una folta schiera di suoi allievi tra…

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