. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Il personaggio è noto a chi è molto addentro le cose ecclesiastiche per essere stato colui che, al Concilio di Trento (1545-1563), al fine di porre rimedio ad alcune storture presenti nella chiesa del tempo, specialmente per il disinvolto uso dei benefici, affermò l’illiceità di certi comportamenti qualificandoli addirittura alla stregua della simonia. Era stato «Paolo III, che lo aveva eletto per Vescovo, e Governatore», scrive Pasquale Cayro, a voler «per la sua gran dottrina destinarlo per uno de’ quattro Giudici del Concilio di Trento, e già egregiamente si condusse in tutte le controversie, e dispute insorte in materia di Dogma, e di riforma, com’osservar si può negl’Atti dell’istesso Concilio. Anzi è degna di esser letta una sua circolare, scritta da Trento a venti Maggio…

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