Studi Cassinati, anno 2014, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli   Due leoni di pietra da sempre sono stati il simbolo del dominio cassinese: si trovavano agli ingressi dei monasteri, dei palazzi abbaziali e ai confini delle proprietà, specialmente in prossimità di castelli o importanti centri abitati. Ce ne dà notizia, per la prima volta, nel sec. IX, l’Anonimo Cassinese, autore di una “Cronaca dì S. Benedetto’’. Prima dell’ultima guerra si vedevano ancora ai lati dell’ingresso principale del monastero di Montecassino e del palazzo abbaziale di Cassino, dove sono stati ricollocati il 28 dicembre 1987 dopo un problematico restauro. Altri erano a S. Giorgio a Liri, davanti al palazzo del principe Morra, già di proprietà di Montecassino1, a Piumarola, a Piedimonte S. Germano, ad Atina, ad Ausonia. In quest’ultimo luogo, secondo la cronaca di Leone…

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