Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Roberto Molle  20 Gennaio 1944 i ragazzi della 36ª Divisione Texas vanno a morire nelle gelide acque del fiume Gari … e lo sanno. Tutti, dal più alto in grado all’ultimo soldato, conoscono il loro destino: è impossibile che l’attacco abbia successo, ma eseguono ugulmente gli ordini, andare avanti. Oltre 5.000 soldati andranno all’attacco, ben 2.000 saranno i morti, i feriti, i dispersi, i prigionieri: è una delle pagine più terribili della Battaglia di Cassino, ma anche di tutta la seconda guerra mondiale: i soldati lo chiameranno The Bloody River, il fiume insanguinato. Siamo certi che la giornata dell’11 settembre 2005 rimarrà fissa a lungo nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di partecipare al raduno dei reduci della 36ª Divisione di Fanteria “Texas” e delle loro famiglie a Cassino. In Abbazia prima, al “Cassino War Memorial” dopo, infine a Sant’Angelo…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Filippo Carcione Premessa L’8 marzo 2016, presso la Clinica S. Raffaele di Cassino, a seguito di una malattia fulminea quanto impietosa, scompariva ad appena 48 anni il professor Angelo Molle, lasciando un vuoto incolmabile nell’intero territorio, che lo aveva visto protagonista per oltre un quarto di secolo nel campo dell’insegnamento, dalle scuole all’università, nonché animatore e organizzatore di importanti eventi culturali, oltre che personaggio noto al grosso pubblico per il suo ruolo di organista al Santuario di Canneto, oggi Basilica Pontificia Minore, nel corso dell’ultimo decennio. Testimonia il notevole apprezzamento, che riscuoteva, l’immane stuolo di persone d’ogni ceto e fascia d’età, che due giorni dopo si riversava a Roccasecca – la città in cui egli era nato il 21 giugno 1967 – per partecipare ai funerali presieduti…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Tommaso Molle Nel volume numero 6 dei «Quaderni Coldragonesi», pubblicato dal Comune di Colfelice e curato, come i precedenti, da Angelo Nicosia, è presente un bell’articolo di Costantino Jadecola dal titolo Una strada modello: la Civita Farnese. Il lavoro indaga con dovizia di riferimenti le ragioni strategiche c commerciali che portarono alla realizzazione di questa strada che da Itri, passando per Pico e S. Giovanni Incarico, avrebbe dovuto collegare l’Appia alla «Regia Strada Latina», ovvero la cosiddetta Consolare Caianello-Arce, l’odierna Casilina, nei pressi di Arce, al fine di poter disporre per scopi militari e commerciali di un asse viario trasversale che mettesse in comunicazione Gaeta con Sora e, quindi, con gli Abruzzi. L’Autore passa in rassegna, inoltre, le varie tappe che, tra vagheggiamenti, proposte, progetti attuativi, ripensamenti,…

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