. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Angelo Darini . Il nucleo urbano di Pignataro Interamna, viene menzionato per la prima volta nel 997 nella Chronica Sacri Monasteri Casinensis1. In questo periodo erano cessate le ribellioni delle terrae sottomesse all’abbazia e nel breve abbaziato dell’abate Giovanni II (996-997)2 il Chronica riferisce dell’incendio della chiesa del Santissimo Salvatore di Pignataro. Il buon abate durante la rappresaglia accorse per calmare gli animi, ma non vi riuscì. Amareggiato e con l’animo rimorso si dimise dalla sua carica3, considerando questi fatti violenti4. Una nuova menzione dell’abitato si ha tra il 1019 e il 1021, quando l’abate Atenolfo (1011-1022) chiamò un presidio dei Normanni a difesa della rocca di Pignataro, contro le ingerenze dei conti di Aquino5. Il centro abitato di Pignataro è ricordato, come «Piniatari» nel diploma di…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Franco Di Giorgio . Il 1946 nel cassinate è ancora guerra. Una guerra diversa da quella che alcuni mesi prima aveva insanguinato la zona con scontri tra eserciti contrapposti  tra i più cruenti della storia. Parliamo della guerra alla fame, alle malattie, alla provvisorietà dei rifugi abitativi, alla più completa mancanza di ogni mezzo di sussistenza. È in questo clima che il sindaco di Pignataro Interamna Tommaso Conti (in realtà commissario prefettizio, sindaco verrà eletto qualche anno dopo), riceve una lettera dalla Germania. Viene dalla città di Helmstedt ancora sotto protettorato alleato (la città fa parte della zona britannica). A scriverla è Otto Germersdorff titolare di una fabbrica di elettrodomestici ed apparati elettrici il quale è alla ricerca del suo unico figlio, Ernst, classe 1923. Egli sa…

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