. Emilio Pistilli, Cassino 2007 . > Scarica il file pdf del libro .. Presentazione Pistilli con la sua ormai consolidata acribia di paziente “archeologo” ci offre un panorama esauriente della fondazione delle nostre chiese e degli agglomerati abitativi, che intorno ad esse pian piano si sono sviluppati; nello stesso tempo ci vengono documentate le rovinose distruzioni, le ricostruzioni, gli ampliamenti e gli abbellimenti di questi edifici sacri, che per secoli sono stati riferimento sicuro di fede cristiana e di civica convivenza. Il manzoni annota che di fronte a contrasti ci sono uomini che cercano di appianarli e altri che sembrano volerli attizzare: mi sembra che pistilli faccia parte dei primi, perché, dinanzi a difficoltà di date o di lacune storiche o di contese sociali, egli cerca, con il buon senso e sempre con l’aiuto di supporti documentari di analoghi fatti storici, di ricomporre contrapposizioni e vertenze pur nei travagliati…

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. Emilio Pistilli, Cassino 2021 . Il volume è reperibile presso il Cdsc-Onlus (studi.cassinati@libero.it) e presso i normali canali di rivendite librarie di Cassino. . Presentazione Questo libro è la storia della costruzione della stazione di Cassino e naturalmente della linea ferroviaria che all’epoca, siamo in pieno Regno Borbonico, avrebbe dovuto collegare Napoli e Roma. La rete ferroviaria napoletana era in piena espansione ed era tra le prime in Italia, pertanto si studiò un tracciato per collegare le due città e il percorso non poteva che passare per San Germano con tutte le difficoltà che tale pro- getto innescò. E sono queste vicende che il volume tenta di spiegare mettendo in campo tutta la documentazione reperibile, a volte anche con difficoltà: basti pensare ad esempio a località ormai non più riconoscibili o a famiglie locali ivi citate che sono ora scomparse letteralmente dal territorio. E il racconto degli avvenimenti s’intreccia…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . All’inizio fu Casinum, sorto su un sito dell’età del ferro1. Varrone fa derivare il nome dall’osco «cascum», cioè vecchio2, ma i glottologi non sono d’accordo3; del resto per parlare di etimologie fantasiose si usa dire «etimologie varroniane». Prosperò in epoca romana, dal primo secolo a.C al secondo d.C. Di quel periodo ci sono rimaste le testimonianze più prestigiose, come un anfiteatro, un teatro, un mausoleo funerario, un ninfeo, un ardito acquedotto, strade, ponti, ecc. La città decadde insieme all’impero, causa anche le numerose invasioni barbariche. Il territorio nel V sec. subì le devastazioni dei Goti (410), dei Vandali (455), degli Eruli (476), degli Ostrogoti (493)4.  La conseguenza più notevole di tali ondate devastatrici fu certamente lo spopolamento della zona, l’abbandono delle grandi direttrici stradali, percorse…

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DANTEDI’: 25 MARZO Nella prima edizione della giornata dedicata a Dante Alighieri (il 25 marzo 1300 è la data d’inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia) l’omaggio al sommo poeta da parte di Giorgio Bertossi e del Cdsc-onlus richiamando l’articolo di Emilio Pistilli pubblicato su “Studi Cassinati”. .  > articolo di Emilio Pistilli  > articolo di Giorgio Bertossi . . . . .   (132 Visualizzazioni)

. Emilio Pistilli, Cassino 2020 > Scarica il file pdf del libro > Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 – Un monumento alla donna cassinate protagonista della ricostruzione . Presentazione Ormai da qualche tempo il Cdsc-Onlus ha concepito, caldeggiato e propugnato l’idea che Cassino, «città martire», si dotasse di un manufatto che ricordasse le donne protagoniste della rinascita e della ricostruzione fisica e morale di questo territorio dopo il tremendo periodo buio, drammatico, luttuoso vissuto con gli eventi bellici connessi alla Seconda guerra mondiale. Con questo agile volumetto, Emilio Pistilli ha inteso offrire agli animi sensibili di questa città la cronistoria del progetto tenacemente perseguito dal Cdsc-Onlus, ripercorrendo genesi e fascinazione (come, perché, dove è nata ed è partita l’idea), propositi e intendimenti, nonché le tappe finora percorse. Infatti nell’immaginario collettivo si tende a privilegiare il ricordo della ricostruzione materiale della città e dei paesi del Cassinate. Tuttavia non va…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Verso la cima di Monte Maggio, la collina posta a nord di Rocca Janula che si chiude con una profonda dolina, al termine dell’omonima strada, sorge un casolare di due piani, attualmente di proprietà del signor Benedetto Miele. La visitai agli inizi degli anni Settanta su invito del proprietario dell’epoca, geometra Raffaele Varlese, nostro compianto socio. L’amico Raffaele volle mostrarmi una epigrafe murata in alto sulla facciata della casa, risalente al Settecento. La fotografai pensando di segnalarla, ma poi, non so per quale motivo, non ritrovai più la foto. Della stessa iscrizione, dopo la ristrutturazione del fabbricato, non si ebbe più alcuna traccia. Ora è riapparsa, ma in modo strano. Me ne ha dato una foto l’amico Alessandro Barbieri il quale, non conoscendone l’origine, annota:…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Sono 74 anni che si celebrano commemorazioni della distruzione di Montecassino e Cassino. Ogni volta si sono presentati quegli eventi come ineluttabili, dolorosi ma necessari. Ma siamo certi che sia andata proprio così? Mettiamo da parte le discutibili motivazioni, ma quale vantaggio hanno tratto gli Alleati dal bombardamento del monastero? Pare che il vantaggio sia stato tutto dei tedeschi. Cosa ottennero gli Alleati nel radere al suolo una città occupata solo da uno sparuto presidio di nemici? Solo un limitato numero di tedeschi uccisi; mentre le macerie e i crateri delle loro bombe impedirono ai loro carri armati di avanzare rapidamente contro le postazioni nemiche. Solo dopo altri due mesi di inferno poterono lasciarsi alle spalle la città di Cassino, il monastero e i paesi…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli È lungo l’elenco dei presidenti della Repubblica in visita a Cassino dal dopoguerra. Quasi sempre a richiederne la presenza furono le commemorazioni nei decennali della distruzione, avvenuta il 15 marzo 1944. Un’anteprima delle visite ufficiali si ebbe già un anno dopo la distruzione di Cassino e Montecassino: il 15 marzo 1945 il Capo del Governo Ivanoe Bonomi, accompagnato dal ministro dei LL.PP. Meuccio Ruini, alla presenza del sindaco Gaetano Di Biasio, consacrò ufficialmente la rinascita di Cassino. Nello stesso giorno sul monte l’abate Gregorio Diamare pose la prima pietra per la ricostruzione dell’edificio di S. Giuseppe, simbolo della ricostruzione di Montecassino, alla presenza dello stesso Ivanoe Bonomi, di otto ministri, molti sottosegretari, ambasciatori e delegati dei governi americano, inglese, francese e russo, nonché di S. E. Costantini,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Nella toponomastica cittadina di Cassino alle spalle del palazzo comunale, all’imbocco di una traversa di via Enrico De Nicola, spicca la targa «VIA T. PIANO». Per anni, da ragazzo, ripetevo l’interrogativo di don Abbondio, di manzoniana memoria: «Carneade! chi era costui?». Interrogativo che riguardava anche molte altre targhe cittadine dedicate a personaggi ormai sconosciuti ai più. Quante volte, all’interno della commissione per la toponomastica comunale, ho sollecitato la «personalizzazione» delle targhe con l’apposizione della qualifica dei personaggi, almeno quelli di interesse locale, del tipo “poeta” o “sindaco” e simili! Inutilmente. Per questo signor «T. Piano» neppure l’indicazione del nome! Ma vediamo brevemente chi era il personaggio immortalato – si fa per dire – nella nostra targa. Si riferisce al prof. Tommaso Piano, cittadino cassinate falciato…

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. Emilio Pistilli, Cassino 2018 . > Scarica il file pdf del libro > Il volume è disponibile presso il Cdsc-Onlus provvedendo al solo rimborso delle spese di spedizione . . Presentazione Genericamente gli aspetti relativi ai confini territoriali sono poco considerati, come se fossero stati sempre lì presenti immutati e immutabili, senza considerare che sono stati fissati da qualcuno in qualche epoca. Poi si sono andati storicizzando ma hanno potuto dare, come avvenuto sovente, a lunghissime questioni e diatribe tra enti, università e comuni, limitrofi che si sono accapigliati anche per secoli per il riconoscimento del possesso di un fazzoletto più o meno ampio di territorio. Il volume I confini di San Germano (odierna Cassino) è il frutto di una paziente, accurata e approfondita indagine svolta da Emilio Pistilli in merito a un caso specifico, quello della città di Cassino a partire dal medievale abitato di S. Germano. La…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Lungo i fiumi, si sa, sono sorte grandi civiltà, il Gange, per esempio, l’Eufrate, e, da noi il Tevere. Le ragioni sono evidenti. Un fiume assicura l’elemento vitale per una popolazione, l’acqua, che, a sua volta, assicura la produzione agricola e zootecnica; né va trascurato il mezzo di comunicazione meno costoso. Il fiume Garigliano ha tutte queste caratteristiche. La sua navigabilità ha consentito, fin dall’antichità, la nascita di molti centri abitati lungo le sue sponde. La storia ci tramanda i nomi di alcune di esse: Ausona, Minturnae, Sinuessa, che, a dire il vero, facevano parte di una pentapoli Aurunca che comprendeva anche Suessa e Vescia. Ci è noto l’importante porto di Minturnae alla foce del fiume e, da tempo recente, quello di Mortola, frazione del…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di E. Pistilli . Non sono mai mancati artisti tra i monaci di Montecassino. I prestigiosi codici miniati ne sono solo un lontano  esempio. Per giungere ai tempi odierni basti ricordare il celebre D. Francesco Vignanelli (Civitavecchia 1888 – Montecassino 1979), pittore e scultore, o, un bel po’ prima – ma solo perché ce ne siamo già occupati –, il monaco Vincenzo Bove o Bovio (Bitonto, 1808? – Montecassino,1889), nipote dell’abate Luigi III Bovio da Bitonto (ab. 26 nov. 1821 – magg. 1828)1. È tempo, ora, di parlare di un altro valente e rinomato artista monaco cassinese, mai salito agli onori della élite storica ed artistica di Montecassino. Parliamo di Giovanni Andrea Ricci, monaco benedettino spagnolo, che chiuse la sua esaltante missione tra le mura della badia cassinese:…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli* . Nasce nel 1908, muore nel 1936 e … nel 2003 pubblica un libro sulla distruzione di Montecassino! Un veggente? O io ho bevuto un po’ troppo? Macché! Nulla di ciò. Sono i miracoli di internet che, tra motori di ricerca ed enciclopedie on line, sembra aver fatto confusione tra due omonimi De Rosa: uno anarchico antifascista, milanese vissuto a Torino; l’altro cassinate, sopravvissuto miracolosamente al bombardamento dell’abbazia di Montecassino e vivente. Ma vediamo cosa è accaduto. Il 24 ottobre del 1929 il principe Umberto di Savoia si trovava in Belgio per chiedere la mano della principessa Maria José; quella mattina si era recato alla tomba del Milite Ignoto per il tradizionale omaggio. Un colpo di pistola interruppe la cerimonia: il bersaglio mancato era proprio…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . In ricordo di don Gregorio, si ripropone, l’articolo pubblicato su «Presenza Cristiana», a. XI, n. 6-7 agosto-settembre 2001. Il 5 agosto scorso [2001, ndr] don Gregorio De Francesco, al secolo Francesco, bibliotecario di Montecassino, ha celebrato 50 anni di sacerdozio. La cerimonia solenne è stata officiata alla presenza del p. Abate nella basilica cattedrale. Nato a Messercola, frazione di Cervino, CE, l’1 gennaio 1927, entrò in monastero il 13 ottobre 1939, all’età di 12 anni. Frequentò il 1° liceo a Roma, il 2° e 3° liceo ad Assisi, il Noviziato e Teologia nella badia di Cava De’ Tirreni. Restò in abbazia a Montecassino fino a guerra inoltrata; fu trasferito a Roma con altri confratelli alla fine del 1943, quando anche la biblioteca monumentale veniva…

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. di Emilio Pistilli (tratto da «L’Inchiesta» del 28.07.17) . Di seguito un articolo di Emilio Pistilli sul notaio cassinate Fernando De Rosa: un curioso caso prodotto tra motori di ricerca ed enciclopedie on-line. Chissà che gli inquirenti del tempo non abbiano inviato la polizia in casa De Rosa anche sulla base del ricordo dell’accusa (rivelatasi poi infondata) di correità in regicidio formulata nel 1912 a carico di un altro cassinate doc come Gaetano Di Biasio. ————- “Nasce nel 1908, muore nel 1936 e … nel 2003 pubblica un libro sulla distruzione di Montecassino! Un veggente?  O io ho bevuto un po’ troppo? Macché! Nulla di ciò. Sono i miracoli di Wikipedia. In realtà la celebre enciclopedia on-line ha fatto confusione tra due omonimi Fernando De Rosa: uno anarchico antifascista, milanese vissuto a Torino; l’altro cassinate, sopravvissuto miracolosamente al bombardamento dell’abbazia di Montecassino e vivente. Ma vediamo cosa è accaduto.…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . A seguito dell’articolo II cassinate tra Masaniello e Papone (1647-1648), di Emilio Pistilli sullo scorso numero di «Studi Cassinati», pag. 32 e sgg., il nostro socio, Giacomo Tutinelli di Atina, ci segnala notizie di un suo antenato, tale Francesco Tutinelli, antispagnolo, figlio del suo avo U[tro- que] J[uris] D[octor] Marco, che, insieme ad altri rivoluzionari, ebbe un ruolo importante nelle vicende di Papone in Val di Comino. La fonte è un manoscritto contenente il Racconto della sollevatione di Napoli accaduta nell’anno 1647 conservato a Londra e pubblicato nel 1997 dall’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea dove si tratta anche della Valle di Comino; ne riportiamo qui uno stralcio (pag. 545) di grande interesse per le vicende seicentesche del nostro territorio. Ringraziamo l’amico Tutinelli per la…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli* . Il terremoto nel Cassinate è una drammatica attualità; da un po’ di tempo polarizza l’interesse di tutti nelle conversazioni occasionali e non. Ci mancherebbe che non fosse così, vista l’eccezionalità dell’evento. La paura e l’ansia inducono a chiedersi cosa riservi il futuro: il pericolo è passato? Nessuno ovviamente può rispondere a tale domanda, anche se la carta sismica d’Italia inserisce il Cassinate in una zona ad alto rischio. Però uno sguardo al passato può aiutarci a comprendere il presente e a farci un’idea del futuro. Nella biblioteca di Montecassino – ampiamente prodiga per la storia del Cassinate – abbiamo ripescato un libro ormai rarissimo e noto a poche persone; si tratta di una sorta di manuale scientifico ad uso degli studenti liceali del monastero:…

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Emilio Pistilli, Cassino, 2012. > Scarica il file pdf del libro – 2^ edizione > Locandina di presentazione   Presentazione Un’operazione editoriale come la ristampa di un volume contiene in sé un’accezione estremamente positiva in quanto veicola la validità e la bontà dell’opera andata esaurita, doverosamente bisognosa di essere ripubblicata affinché possa continuare a diffondere il proprio messaggio nei vari circuiti storico-culturali, come in questo caso specifico de La torre campanaria di Cassino, editio aucta et emendata. Tale è il merito precipuo degli studi di Emilio Pistilli, tra gli ideatori e propugnatori e del Centro Documentazione e Studi Cassinati, presidente del sodalizio dalla sua fondazione al 2008 e per dodici anni direttore della rivista «Studi Cassinati». Oltre alla felice definizione delle «cento Italie agrarie» offerta da Jacini nella prima Inchiesta sulle condizioni dell’agricoltura nazionale, l’Italia è il paese dei mille campanili. Ogni agglomerato urbano, paese, comune, città, si è venuto…

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di Emilio Pistilli, Cassino 1994. > Scarica il pdf del libro – 1^ PARTE > Scarica il pdf del libro – 2^ PARTE . NOTA DEL CURATORE “CASSINO 50° anno” vuole essere un compendio di tutte le manifestazioni, cerimonie ed iniziative, pubbliche e private, che hanno dato vita al cinquantesimo anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino; si è voluta evitare ogni forma di autocelebrazione e di retorica; cosa, questa, non facile quando si lascia scorrere la penna, specialmente dopo i numerosi momenti di intensa commozione vissuti nei mesi scorsi insieme ai veterani e a coloro che, cinquant’anni fa, hanno perso beni e persone care. Per questa ragione si è voluto uscire dall’usuale esposizione verbale – i testi, infatti, sono ridotti all’essenziale – per dare la parola alle immagini. Dunque ci si trova dinanzi ad un album fotografico, una sorta di album di famiglia, dove rivivono sinteticamente le molteplici fasi…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Un passaggio epocale che disconosce un millennio e mezzo di storia cassinese   di Emilio Pistilli La nuova configurazione territoriale della diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo è ormai da considerare una realtà acquisita, nonostante i malumori dei Cassinati per un verso (la perdita della sede diocesana di Montecassino) e dei Sorani per altro verso (il timore che la loro storica sede venga trasferita a Cassino). Ritengo utile, tuttavia, ripercorrere con i nostri lettori la storia della diocesi cassinese – almeno nei suoi inizi –, che ha radici lontane, all’inizio del medioevo, e che si ufficializzò nel sec. VIII, come vedremo. La consistenza territoriale della entità ecclesiastica cassinese fu soggetta a varie modifiche nel corso dei secoli, quasi sempre con cospicui aumenti, salvo l’ultimo secolo appena scorso, quando…

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Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 (Trascrizione di Luigi Fabiani, testo a fronte di Emilio Pistilli) Statuta facta et ordinata per reverendissi­mum in Christo pa­trem et do­minum domnum Tho­mam casinen­­sem abbatem ad temeritatem et auda­ciam quorundam abbatialium coher­cendam et ipsorum no­­cendi fa­cultatem refrenandam pre­sentibus baiulis Sancti Ger­ma­ni et aliis pru­dentibus viris abbatie casi­nensis. “Statuti fatti ed ordinati dal padre e signore reverendissimo in Cristo don Tommaso, abate cassinese, con­tro la sconsideratezza e l’audacia di taluni abbaziali e per limitare la possibilità che gli stessi facciano del male, presenti i baiuli di San Germano e altri saggi uomini dell’abbazia cassinese“. I. DE DAMPIS DATIS IN UVIS ET FICUBUS ET ALIIS DAMPIS UT SEQUITUR In primis statutum est quod si aliquis homo vel mulier inveniatur ad co­l­ligendum uvas vel fichus vel quos­cumque alios fructus in locis alienis cum aliquo vase, sinu vel mappata, sine licentia patroni, sol­vat curie vice qua­libet tarenum unum…

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Studi Cassinati, anno 2011, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Il tributo di sangue dei Cassinati nelle guerre del XX secolo è stato notevole. Ne troviamo conferma nel Martirologio di Cassino, da noi pubblicato in due successive edizioni e nel “Muro del Martirologio” della Città Martire che ne raccoglie gli elenchi. Tra le migliaia di caduti vanno evidenziati coloro che hanno coscientemente fatto sacrificio di sé in nome di un ideale e per alto senso del dovere. Mi riferisco ai numerosi militari caduti in servizio meritevoli di decorazione al valor militare. Per alcuni di essi la città di Cassino ha conservato memoria nella toponomastica comunale o nell’intitolazione di strutture pubbliche, come la scuola media Giovanni Conte. Tuttavia lo ha fatto in maniera discutibile ed incompleta. Le insegne stradali, infatti, si limitano a recare solo il Cognome e l’iniziale…

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  Studi Cassinati, anno 2014, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli   Due leoni di pietra da sempre sono stati il simbolo del dominio cassinese: si trovavano agli ingressi dei monasteri, dei palazzi abbaziali e ai confini delle proprietà, specialmente in prossimità di castelli o importanti centri abitati. Ce ne dà notizia, per la prima volta, nel sec. IX, l’Anonimo Cassinese, autore di una “Cronaca dì S. Benedetto’’. Prima dell’ultima guerra si vedevano ancora ai lati dell’ingresso principale del monastero di Montecassino e del palazzo abbaziale di Cassino, dove sono stati ricollocati il 28 dicembre 1987 dopo un problematico restauro. Altri erano a S. Giorgio a Liri, davanti al palazzo del principe Morra, già di proprietà di Montecassino1, a Piumarola, a Piedimonte S. Germano, ad Atina, ad Ausonia. In quest’ultimo luogo, secondo la cronaca di Leone…

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Studi Cassinati, anno 2016, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Cassino avrà una nuova chiesa. Domenica 29 maggio, festa del Corpus Domini, il Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, mons. Gerardo Antonazzo, ha posto la prima pietra del nuovo complesso parrocchiale della Sacra Famiglia nell’area ad esso destinato tra via Garigliano e via Po. La pietra in realtà è un mattone proveniente dalla muratura della Porta Santa del Grande Giubileo del 2000 della Basilica di San Giovanni in Laterano, dunque pietra giubilare. Risale al 26 dicembre 2015, festa della Sacra Famiglia, la nascita della nuova comunità parrocchiale il cui parroco è don Salvatore Brunetti. Ma a volere la nuova chiesa e parrocchia fu l’abate ordinario di Montecassino, Bernardo D’Onorio – ora arcivescovo emerito della diocesi di Gaeta –, che, con decreto del 30 giugno 1986, volle inserirla nell’elenco delle…

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