. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Riccardi* . Nella storiografia sulla chiesa di Santa Maria della Libera in Aquino si è sempre posta particolare enfasi sul “monogramma”, costituito dalle lettere V e F inframezzate da un rombo sormontato da una croce, che un tempo compariva nel noto mosaico della lunetta del portale principale, raffigurante la Vergine col Bambino e due donne, Maria e Ottolina, giacenti all’interno dei rispettivi sarcofagi (fig. 1). Registrato per primo da Pasquale Cayro (fig. 2), che lo scioglieva in V(otum) f(ecit)1, è diventato ben presto l’elemento cardine per inquadrare in un’ottica squisitamente storica l’opera stessa e, per traslato, l’intero monumento. Cayro, sulla base delle fonti allora disponibili, aveva infatti dedotto che la chiesa «dalla nominata Ottolina per voto si fusse fatta edificare» e che ciò fosse avvenuto intorno…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sant’Ambrogio sul Garigliano ha onorato con una bella cerimonia il concittadino finanziere Angelo Riccardi, insignito con la Medaglia d’Onore alla memoria dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo la cerimonia di consegna da parte del Prefetto Emilia Zarrilli presso la Prefettura di Frosinone anche il suo paese ha voluto rendere omaggio al concittadino che fu catturato e deportato nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale e che con orgoglio rifiutò di collaborare con i nazifascisti. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sergio Messore, ha voluto rendere omaggio alla figura del concittadino Angelo Riccardi, alla presenza dell’intero Consiglio, di numerose autorità civili e militari, degli ex sindaci Biagio Del Greco e Giovanni De Rosa, del presidente dell’Associazione Finanzieri d’Italia in congedo di Cassino, luogotenente Marcello Fargnoli, di parenti, di amici…

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  di F. Riccardi Condividiamo la pubblicazione dell’articolo di Fernando Riccardi dal titolo “Così l’unità d’Italia mise in ginocchio le industrie nella Valle del Liri”, disponibile nella sezione «Storie nella Storia» nel sito di Alessio Porcu. . . . . . (134 Visualizzazioni)

Studi Cassinati, anno 2012, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando Riccardi . Nel 2004 il governo Berlusconi istituì la “giornata del ricordo”. Ogni 10 febbraio si sarebbe dovuto rammentare il martirio subito da fiumani, istriani e giuliano-dalmati ad opera delle bande comuniste di Tito. Un provvedimento sacrosanto, legittimo, doveroso anche se giunto in colpevole ritardo. Più di 10 mila i nostri connazionali scaraventati nelle orride foibe carsiche tra il settembre del 1943 e il maggio-giugno del 1945, mentre in 350 mila furono costretti ad abbandonare quelle terre dopo l’entrata in vigore dell’iniquo trattato del 10 febbraio 1947. Grazie a quell’accordo scellerato, avallato dal nostro tremebondo esecutivo, le province di Pola, Fiume, Zara e parte cospicua di quelle di Gorizia e di Trieste, da sempre italiane, passarono definitivamente alla Jugoslavia. Da quei tragici eventi è trascorso più di…

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