. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Non è raro trovare nel borgo medievale di Venafro, rinato sui ruderi dell’antica Venfarum, elementi lapidei relativi ad epigrafi, sculture e blocchi architettonici di epoca romana, riutilizzati negli edifici di epoche successive. È noto, infatti, che la Venafrum romana fu Praefectura in epoca Repubblicana (metà del III sec. a.C.), mentre in età augustea fu una colonia denominata con l’appellativo di Colonia Augusta Iulia Venafrum, probabilmente preceduta da una deduzione in età triumvirale. Non di tutti questi elementi riutilizzati è chiara la loro funzione originaria, o a quali strutture antiche appartenessero. In questo breve articolo si propongono alcune letture archeologica per alcuni di questi elementi. Incastonato nel muro di contenimento di Piazza Vittorio Veneto a Venafro, e precisamente sul lato destro della discesa di Via…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Seguivo mio padre con la testa girata verso l’alto, contando le squadriglie che solcavano lentamente il cielo sgombro ed azzurro, perciò ero rimasto indietro. Molti venafrani come me dalla mattina avevano il viso rivolto all’insù per ammirare il volo; mai avevano assistito ad un passaggio così continuo e compatto di formazioni di fortezze volanti. Esse tutte uguali a punta di frecce emettevano un rombo lamentoso di organo, grave, lugubre che trasmetteva un certo tremolìo per le membra, anche se si era al sicuro nella cittadina tutta francese e statunitense. Tuttavia restavano silenziosi e preoccupati. Difficilmente parlavano. A qualcuno sfuggiva la solita espressione: – Chissà quest’oggi chi piangerà? Entrò nell’ampio androne del palazzo Morra e riconsegnò gli attrezzi agli uffici di fureria francesi. Si era…

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